In cooperativa, la parola “formazione” fa rima con sicurezza e qualità, un binomio che si rinnova soprattutto quando – come in questo periodo stagionale – vengono inserite nell’organico aziendale numerose persone; assunzioni per le quali è necessario, come prevedono sia le norme che i protocolli interni della cooperativa, eseguire i momenti formativi sulle disposizioni di sicurezza da apprendere obbligatoriamente prima di cominciare il lavoro. Un percorso per i nuovi operai, che comprende anche alcune nozioni previste dalle certificazioni di qualità: la “ISO 9001”, sui servizio erogati; la “ISO 14000” sulla sostenibilità ambientale dell’impresa e la “ISO 45001”, dedicata alla garanzia della salute e della sicurezza dei dipendenti. Certificazioni che non servono solo a dare delle garanzie ai committenti, ma anche a consentire un’organizzazione che funzioni nel rispetto delle norme e nell’efficienza produttiva.
La formazione in quest’ottica, gioca in Formica un ruolo centrale. Si tratta di un elemento costante in quanto viene confermato, nonostante le difficoltà organizzative, anche nel periodo estivo; è rivolto infatti sia al personale a tempo indeterminato che a quello determinato, che comunque, anche se in cooperativa solo per alcuni mesi, deve essere formato su diversi argomenti previsti dalla norma, come ad esempio proprio la sicurezza sul posto di lavoro e il rispetto della normativa ambientale. I contenuti sono ad esempio: l’uso del DPI; i comportamenti da tenersi nelle emergenze; il primo soccorso; la prevenzione degli incendi; lo stress correlato al lavoro; i rischi connessi a tutte le mansioni lavorative; la movimentazione manuale dei carichi; le procedure per rispondere ad emergenze ambientali, ecc. Si tratta certamente di un grade impegno che non viene inteso solo come un obbligo di legge, ma come una misura indispensabile, attuata anche nel periodo estivo, per diminuire il rischio di incidenti sul lavoro. Una condizione essenziale per creare buone abitudini consolidate ed anche un’opportunità per migliorare gli standard qualitativi dei servizi aziendali. Numerosi sono gli incontri informativi e formativi organizzati per i lavoratori sugli effettivi rischi inerenti le proprie mansioni e per accertarsi realmente che tali nozioni siano state apprese.
Anche a questo scopo, lo scorso giovedì 23 luglio, si è svolto nel piazzale della sede della cooperativa in via Portogallo, un incontro importante nel quale sono stati chiariti alcuni aspetti organizzativi importanti. È stato fatto il punto sulla stagione avviata e sono state ricordate, a tutte le squadre operative presenti, l’importanza delle nozioni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro. Oltre ai dirigenti della cooperativa, era presente anche Francesco Busignani, responsabile di Hera, per condividere, anche con il committente dei servizi, tutte le necessità e le raccomandazioni più utili allo svolgimento dei servizi di raccolta.
In Formica la formazione professionale è una cosa seria. Sono ormai diversi anni che questo importante aspetto della vita lavorativa, viene preso con estrema serietà e copre una buona parte delle ore lavorative dei dipendenti. Una formazione che è intesa come momento in cui si cresce, si ampliano gli orizzonti, si apprendono nuove procedure e ci si aggiorna con le nuove norme in vigore. A questo scopo viene stilato, ogni anno, un piano di formazione dettagliato, che non a caso rientra tra le procedure del sistema di gestione della qualità. Un piano che nel 2019 ha impegnato i lavoratori per quasi 2.000 ore, con 55 momenti formativi differenti, che comprende diverse tipologie di corsi, ma dove compaiono prevalentemente le ore di formazione per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro.
E’ una crescita professionale che passa, come tutti gli anni, dall’analisi delle necessità e che riesce a coinvolgere tutti i lavoratori, i dirigenti e i responsabili. Prima di stilare il progetto formativo infatti si cerca di capire quale sia il reale fabbisogno formativo ed in che modo sia meglio pianificare queste ore. Un’analisi che, coinvolge tutta la cooperativa, in ogni suo reparto, per individuare tutti i margini di miglioramento possibili, nelle principali aree di intervento. Su queste informazioni raccolte si pianifica l’intero processo formativo: contenuti, modalità, tempistiche e criteri di valutazione, criteri che alla fine vengono valutati per capire cosa cambiare e cosa riproporre.
“E’ una crescita personale e professionale – sottolinea Mirca Renzetti vicepresidente della cooperativa – che guarda prevalentemente alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, ma non intende tralasciare gli aspetti di miglioramento legati all’erogazione dei servizi che ci consente di adeguarci ad un mercato che si evolve continuamente. Questa che stiamo passando è senz’altro un’estate strana, come del resto tutto questo anno. Nonostante questo ci stiamo sforzando per garantire tutte le necessità formative di cui hanno bisogno i lavoratori. Essere consapevoli dei propri rischi lavorativi e delle misure di prevenzione e protezione messe in campo per la propria protezione è oggi ancora più essenziale. Questa consapevolezza viene a prescindere da qualsiasi emergenza si stia vivendo, anzi ci consente di affrontarla meglio, proprio com’è accaduto in questi difficili mesi di lockdown in cui i lavoratori de la Formica hanno dato esempio di grande determinazione e senso civico. Investire nella formazione non significa solo guadagnare in termini di competitività, ma serve anche a risolvere problemi organizzativi e spesso anche a scoprire nuovi talenti.”
Violante Emiliano