Anche i ragazzi del Liceo Valgimigli nei percorsi dell’alternanza previsti dalla ‘Buona scuola’
Non c’è solo l’Istituto Economico Valturio tra i contatti delle proficue collaborazioni che la Formica mette in atto nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro. Questa volta è toccato a due ragazzi del Liceo Economico Sociale M. Valgimigli, cimentarsi nel percorso di formazione e lavoro, previsto dalla legge sulla ‘Buona scuola’. Un alternanza efficace che, ancora una volta, funziona nella cooperazione sociale perché ha consentito agli studenti di sperimentare in anticipo le proprie capacità e affinare quelle scelte che un domani saranno chiamati a fare.
Sono i liceali Paolo e Pasquale, che nelle due settimane a cavallo fra gennaio e febbraio scorso, si sono fatti coinvolgere nelle dinamiche organizzative della cooperativa, collaborando negli uffici con persone diverse ed in differenti mansioni. Tante l’esperienze fatte e le competenze acquisite, ma soprattutto i ragazzi hanno visto ciò di cui, fino a quel momento, avevano solo sentito parlare e imparato dal punto di vista teorico e nozionistico: cioè come è organizzata internamente una cooperativa sociale. Certo è un’impresa come le altre, che deve far quadrare i conti del bilancio economico, ma anche un’organizzazione particolare con ambiti, mission e vision spesso differenti, come nel caso degli inserimenti lavorativi di persone svantaggiate. I due ragazzi, nel periodo dal 22 gennaio al 6 febbraio, si sono misurati personalmente con quelle attività quotidiane che garantiscono il funzionamento dei servizi, la turnazione dei lavoratori, e l’aggiornamento delle tante informazioni legate al parco mezzi in dotazione.
“Si tratta senz’altro di un arricchimento importante per i ragazzi – sottolinea Mirca Renzetti – vedere da dentro come funziona il mondo del lavoro e non solo sui libri di scuola, è sicuramente un’esperienza che lascia il segno. La Formica crede molto in questa contaminazione che alla fine spesso risulta anche reciproca. Abbiamo bisogno – conclude la vicepresidente, che per l’occasione è anche tutor dei ragazzi – di educare i giovani ai principi della cooperazione sociale, avvicinarli a questa diversa forma d’impresa che rispetta più efficacemente la sostenibilità economica, i principi di equità e di reciprocità”.
“Durante questo periodo di permanenza in cooperativa – ricordano Paolo e Pasquale – abbiamo sperimentato un mondo lavorativo che non conoscevamo, rapportandoci con le persone in ufficio e svolgendo lavori utili alla cooperativa. I responsabili ci hanno permesso di vedere, dall’interno, la vita de La Formica, le loro difficoltà e i loro punti di forza. Ci siamo resi conto dell’utilità dei servizi che vengono offerti nell’ambito della nostra città, primo fra tutti l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Da quest’esperienza abbiamo imparato come muoverci in un contesto lavorativo d’ufficio e questo ci ha permesso di sviluppare anche un apertura alla collaborazione con gli altri, nel senso del lavoro di gruppo. Abbiamo ampliato le nostre conoscenze informatiche attraverso metodi di semplificazione e facendo pratica su software come ‘Excel’ e altri. Rapportarci con le persone qui in cooperativa – concludono i due studenti del Valgimigli – è stato piacevole, tutti si sono dimostrati disponibili ad insegnarci qualcosa e ci hanno reso la permanenza in ufficio davvero molto piacevole”.
Violante Emiliano