Tutti i numeri del giornalino della cooperativa raccolti in un volume di 240 pagine per celebrare 10 anni di comunicazione sociale
“L’inFormica nasce così, aspirando a diventare un semplice organo d’informazione per i soci ed i lavoratori, ma anche per essere un punto informativo sui servizi della cooperativa, sulle comunicazioni di lavoro, sui progetti realizzati e da realizzare: su tutti i temi di attualità della vita della cooperativa. Non dovrà, insomma, e non potrà certamente essere solo il giornale che parla “della” cooperativa e di tutto ciò che succede nella vita de La Formica. Ma si propone di essere anche il giornale che parla “alla” cooperativa, per informare, coinvolgere, e condividere, con i soci, i lavoratori e tutti i partners sociali della nostra realtà, gli obiettivi del nostro percorso e le motivazioni che spesso si nascondono dietro gli aspetti organizzativi”.
Queste erano le parole del primo editoriale pubblicato nel numero uno dell’inFormica. Era il 18 dicembre del 2007 e si era finalmente concretizzata un’idea su cui, già da qualche anno, la cooperativa stava lavorando: una vera azione di comunicazione, pianificata e gestita in maniera strutturata e permanente con la partecipazione ed il coinvolgimento di tutti i soci. L’esigenza era quella, non solo di informare in modo semplice e chiaro i lavoratori e chiunque avesse a cuore la cooperativa, ma diffondere i valori della cooperazione sociale, valutando il contesto storico particolare che in quel momento si stava attraversando, segnato da una grossa crisi economica e d’identità sociale.
Essere una cooperativa significa condividere valori che impongono all’impresa uno stile organizzativo basato sul riconoscimento delle persone, come punto di riferimento e come risorsa fondamentale dell’impresa. Questa tensione valoriale era ed è ancora oggi per la Formica un forte motore motivazionale e un importante fattore di coesione.
Ecco perché, da allora l’inFormica viene pubblicato tutti i mesi, distribuito ai lavoratori con la busta paga e pubblicato sul web. Dopo 10 anni, 120 numeri, 460 articoli, oltre 200 interviste, la cooperativa ha scelto di lasciare una traccia di questa importante tappa, pubblicando il volume contenente tutti i numeri usciti. Un tomo di 240 pagine, stampato con il professionale contributo della Tipografia Digitale ‘Cento Fiori’ (nella foto a fianco Pietro Borghini con il presidente della coop. soc Cento Fiori Cristian Tamagnini) e distribuito a tutti i soci, lavoratori e stakeholder della cooperativa, che racconta una storia lunga dieci anni, dal dicembre 2007 al dicembre 2017: notizie, approfondimenti, informazioni, progetti sui temi del no-profit, la cooperazione sociale, l’economia sociale, il rispetto per l’ambiente, la gestione della qualità dei servizi. Un impegno anche orientato al coinvolgimento dei lavoratori con iniziative come, “l’angolo degli auguri”, in cui i lavoratori vedono pubblicato il loro nome nel mese del proprio compleanno. Uno strumento sempre teso ad informare sulle novità riguardanti la sicurezza, la qualità e l’ambiente, che sono i tre fronti più importanti su cui opera la cooperativa da anni. Ma soprattutto le storie personali, le testimonianze di riscatto, le seconde possibilità raccontate direttamente da chi è riuscito ad inserirsi attraverso il lavoro. Un tema che più di tutti ha contribuito a creare quella condivisione della mission e dei valori che legano i soci.
Dall’inFormica al sito web ristrutturato nel 2015 che ha raggiunto oltre 11.600 visualizzazioni nell’ultimo anno ed è in continua crescita, soprattutto nelle pagine che riguardano le richieste di lavoro ed i servizi. Dalla Newsletter mensile, spedita a migliaia di iscritti, fino ai social network, come il canale Youtube, su cui si trovano i video promozionali e le interviste mensili, il canale Flickr, per la condivisione delle immagini, e ancora la pagina Facebook che in poco più di un anno ha raccolto centinaia di ‘Like’ e con i suoi post, pubblicati con frequenza settimanale, vengono stimolate tantissime condivisioni, sopratutto dai lavoratori che seguono costantemente le pubblicazioni della pagina. Fino alla recente apertura del profilo LinkedIn, la rete sociale per i professionisti e la diffusione di contenuti specifici relativi al mercato del lavoro. Sono diverse poi anche le collaborazioni che l’ufficio comunicazione ha consolidato in questi 10 anni con le riviste locali come “il Ponte”, “Lettera alla cooperazione”, oppure i giornali on-line, i blog e le trasmissioni televisive importanti che hanno rilevanza regionale e nazionale come “Riminisocial2.0”, “IdeeinRete”, “Come se fosse Facile”, “OpenUp”, CSR e le loro pagine Facebook su cui mensilmente vengono condivisi i tanti contenuti originali prodotti mensilmente.
Insomma un percorso di comunicazione, iniziato con L’inFormica, che festeggia i suoi 10 anni di costante informazione ai lavoratori e alla città, ma che si è saputo anche evolvere ed innovare, modificandosi, integrandosi con i nuovi strumenti digitali rivolti a molte più persone. Il ‘giornalino’, come viene chiamato dai lavoratori, non ha mai rinunciato a mantenere sempre anche la forma cartacea, cioè il suo caratteristico format di ‘foglio aziendale’ e la sua originale identità di ‘House organ’, con cui nel dicembre 2007 era stato ideato per parlare a soci e dipendenti. Lo scopo originale infatti, individuato in seguito ad uno studio di analisi del clima fatto nel 2006, era quello di far conoscere la qualità dei servizi erogati dalla cooperativa e soprattutto promuovere i valori, gli obiettivi etici e le azioni sociali che sono alla base delle decisioni aziendali.
Sono tante le cooperative e le imprese del no profit che sottovalutano la portata sociale del proprio operato, quasi tenendo la propria mission sottotraccia, limitandosi a promuovere, nel migliore dei casi, solo la qualità dei propri prodotti e servizi, alla stregua di ogni altra impresa profit. Sottovalutando quello che è l’interesse del consumatore/utente attuale, sempre più attento e sensibile anche all’acquisto di prodotti e servizi che abbiano un senso coerente ai propri valori. Le cooperative sociali possono invece sfruttare un vantaggio competitivo, che è quello legato al valore aggiunto sociale prodotto a vantaggio della comunità locale. Un vantaggio che deve essere sempre adeguatamente valorizzato e comunicato .
Violante Emiliano