Si allarga anche alla Formica la visita della delegazione polacca venuta in Italia per scoprire come dialogano fra loro le realtà educative e lavorative
Si è trattato di un vero e proprio scambio interculturale di livello internazionale, quello avvenuto nella sede della cooperativa sociale La Formica lo scorso 27 ottobre. Il presidente Pietro Borghini e la vice Mirca Renzetti hanno ricevuto una delegazione polacca formata da un gruppo di professori, dirigenti scolastici e dirigenti di associazioni sociali, venuti in Italia per un confronto sui metodi di inserimento lavorativo che parte dalle scuole, educando i giovani al mondo della cooperazione sociale. Il gruppo di esperti, guidati dal dott. Jerzy Kedziora, Direttore del Centro per l’Impiego di Chorzow e presidente del forum dei centri per l’impiego in Polonia e da Irena Willard, coordinatrice progetti Erasmus plus Sistema Turismo Educativo and Training Network (che per l’occasione faceva anche da interprete) erano ospiti di ‘Sistema Turismo’, l’agenzia, presente anche sul territorio riminese, che si occupa di mettere in relazione i bisogni espressi dai singoli e dalle organizzazioni di tutta Europa, con i saperi del territorio, per scoprire come dialogano fra loro la realtà educativa e formativa con quella lavorativa.
Tanti gli argomenti trattati: la legge 381, la nuova riforma del terzo settore, i diversi modi con cui la cooperativa attua la democrazia partecipativa con i propri soci e lavoratori, gli strumenti di comunicazione, ma soprattutto il metodo organizzativo legato alle assunzioni delle fasce deboli della popolazione e il dialogo che avviene con le scuole e con tutti gli enti di formazione per il reclutamento e l’assunzione dei lavoratori. Tante domande, ma anche tante risposte sulla formazione scolastica e sulla diffusione della cultura del mondo no-profit, che parte inevitabilmente dalla scuola ed arriva fino al lavoro in cooperativa. In questo senso è stata utile l’esperienza di una delle cooperative più importanti del territorio.
“Si tratta del secondo step del progetto europeo di ‘Erasmus plus’ – sottolinea Irena Willard – Un viaggio che fa seguito a quello avvenuto la scorsa primavera. Un’esperienza di Job-shadowing, cioè l’arte di osservare e apprendere per poi provare a replicare le buone prassi imparate. Questa mattina siamo stati al Istituto Valturio, per un confronto sull’aspetto educativo legato al mondo del lavoro. Martedì siamo stati al Liceo Giulio Cesare, e abbiamo visitato anche il Valgimigli. Il gruppo ha seguito un seminario sul sistema educativo italiano, quindi sulla riforma della buona scuola e alternanza scuola lavoro. Tutto questo – conclude la coordinatrice dei progetti Erasmus plus Sistema Turismo Educativo and Training Network – anche per capire come è organizzato il sistema scolastico ed anche le referenze all’Enciclopedia Europea che si chiama ‘Eurypedia’, uno strumento di consultazione fondamentale, che permette di fare il paragone tra sistemi educativi di diversi paesi”.
“E’ stata un’esperienza molto positiva – ribadisce Jerzy Kedziora – che ci arricchisce tanto, ciascuno per il proprio ambito di lavoro. Sono molto sorpreso in maniera positivo su tutto quello che sto imparato a Rimini. In Polonia proviamo da tempo a creare delle cooperative sociali, anche per risolvere i problemi legati alla disoccupazione di tante fasce di popolazione, e mi rendo conto che siamo solo all’inizio. Non vi nascondo di esser anche un po invidioso della vostra esperienza in Italia perché, da oltre 20, avete reso possibile la nascita e lo sviluppo di tante realtà cooperative sociali che sono riuscite a creare ricchezza e lavoro in maniera importante. Ci hanno interessato tante cose che contribuiscono allo sviluppo di queste realtà sociali, ma la cosa più importante per me è stato l’aspetto legislativo. La legge 381 che avete dal 1991 è uno strumento eccellente che permette, non in maniera spezzettata o frastagliata ma in modo globale, di andare incontro alle necessita delle cooperative sociali, accompagnandole dalla nascita allo sviluppo e creando per loro una vera e propria categorie che le fa rientrare fra le imprese che creano lavoro e ricchezza sui territori dove sono inserite. Per noi si tratta di un vero e proprio spunto positivo, un esempio da studiare ed imitare. Una buona prassi da suggerire anche ai legislatori polacchi affinché possano pensare anche loro a questo strumento per il futuro della Polonia. Portare il mondo della cooperazione nelle scuole – conclude Direttore del Centro per l’Impiego di Chorzow e presidente del forum dei centri per l’impiego in Polonia – è fondamentale perché consente una vera diffusione della cultura cooperativa. Per noi sono stati tanti spunti interessanti che certamente saranno raccontati, e speriamo anche imitati, in Polonia al fine di far crescere sia l’educazione scolastica che il mondo cooperativo”.
Anche per noi è stato uno scambio culturale e di esperienze di lavoro davvero importante – sostiene Mirca Renzetti – dirigenti e professionisti del sociale che erano molto interessati a capire come, qui a Rimini e in Italia in generale, avviene l’incontro tra il mondo della formazione e quello dell’inserimento lavorativo. Gli abbiamo presentato quella che è l’esperienza de La Formica, una cooperativa viva che opera da 21 anni sul territorio riminese. Erano innanzitutto interessati a capire come funziona un’impresa cooperativa, perché in Polonia non è così diffusa questa forma d’impresa sociale. Sappiamo bene che in Europa l’impresa cooperativa viene vissuta con esperienze molto differenti, anche a causa di legislazioni molto differenti. Ci siamo confrontati molto – conclude la Vicepresidente de La Formica – anche su altre tematiche interessanti, ad esempio su come avviene il match tra quella che è la parte dei servizi di sostegno all’inserimento nel mondo del lavoro e le realtà imprenditoriali e cooperative.