CLAUDIO MANCUSO

Dal Bilancio Sociale di vent’anni Claudio Mancuso, nel CdA dal 2006,  ribadisce il suo concetto di ‘democrazia partecipativa’

Sono passati più di 10 anni da quando ho iniziato a collaborare con la Formica e posso dire che sin dall’inizio ne ho apprezzato la “genuinità” dei rapporti, sia umani che di lavoro. Da sempre ho avuto la certezza di avere a che fare con una cooperativa VERA ed è forse per questo motivo che mi sono “innamorato” di questa realtà, che porto sempre come esempio quando devo parlare di Cooperazione Sociale con chi non conosce questo “mondo” oppure ne ha una visione distorta a causa dei fatti di cronaca che tutti conosciamo.

La   Governance   ha sempre dimostrato attenzione al coinvolgimento dei soci nella gestione sia ordinaria che straordinaria, e diverse sono state le scelte mirate a raggiungere questo obiettivo. Prima fra tutte l’incremento del numero dei componenti del CdA proprio per dare maggior voce ai soci impegnati in settori operativi. Pur nella consapevolezza di essere messa sotto esame, la direzione ha promosso per ben tre volte l’analisi del clima aziendale proprio per individuare tutti i possibili margini di miglioramento e aumentare la soddisfazione dei lavoratori. E’ da apprezzare anche la scommessa (vinta) di coinvolgere i giovani nei processi di crescita di alcuni settori quali l’amministrazione, le risorse umane, la qualità e la sicurezza. Questi giovani oggi sono diventati soci, e come tali si comportano nel quotidiano a beneficio di tutti i soci e lavoratori. Un altro importante momento durante il quale ho potuto apprezzare l’organizzazione democratica della Cooperativa è l’assemblea annuale per l’approvazione del bilancio. Il bilancio è sempre stato spiegato in modo semplice e dettagliato, per permettere a tutti di comprenderne i contenuti e per verificare ogni possibile margine di miglioramento anche con l’aiuto e il consiglio dei soci stessi, liberi di intervenire. In Formica non ho mai assistito ad assemblee in cui veniva chiesto ai soci soltanto di “alzare la mano” in segno di approvazione. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato, lavorano e lavoreranno con la consapevolezza di essere un pezzetto-unico di un grande mosaico.

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