Che tipo di cooperativa avete presentato alla commissione esaminatrice formata dai vostri professori e dai dirigenti della Formica ?
Andrea : Abbiamo presentato una cooperativa sociale di tipo A. Il nostro scopo principale era quello di erogare dei servizi per agevolare le persone svantaggiate presenti sul territorio di nostra competenza. In particolare abbiamo pensato di finalizzare la nostra attività nei servizi di assistenza medica sanitari, ma anche educativa, rivolta ad anziani o persone con handicap fisici o mentali o anche giovani stranieri con patologie particolari che hanno difficoltà maggiori rispetto alla normalità a svolgere i compiti che gli vengono assegnati. Avendo solo 6 soci ci siamo costituiti in forma di ‘piccola cooperativa’, partendo con un capitale sociale di € 12.000 con 8 quote di 250 e ciascuno.
Durante lo svolgimento del compito è emerso il senso del lavoro di gruppo? Avete trovato affinità o divergenze? E’ andata subito bene dall’inizio oppure ci sono state delle difficoltà e come le avete superate ?
Beatrice: inizialmente abbiamo avuto sicuramente delle difficoltà e divergenze più che altro di tipo caratteriale. Credo a causa della divisione dei compiti, dato che abbiamo deciso fare 2 macro gruppi, uno di tipo giuridico ed uno di tipo economico finanziario. Quando abbiamo iniziato lo svolgimento del lavoro non è stato subito semplice. L’obbiettivo principale era quello di conseguire un progetto in ambito di cooperazione, che era appunto la nascita di una cooperativa sociale, per conseguire al meglio questo fine ci siamo dovuti mettere in gioco fino in fondo. Devo dire però che poi tutto è andato per il meglio, sia dal punto di vista dei contenuti che dei metodi che abbiamo condiviso.
Quindi possiamo dire che avete ritrovato un proficuo spirito cooperativo?
Beatrice: si, assolutamente. Ci è servito tantissimo perché dopo le divergenze iniziali poi siamo stati più uniti di prima e siamo riusciti a conclude il lavoro che ci è stato proposto, raggiungendo un risultato che è andato anche oltre le nostre aspettative.
Ho visto che avete concluso alla grande con un finale tutto in lingua inglese, sicuramente puntate ad un voto molto alto
Andrea: speriamo di si nel senso che chiaramente era un compito a tutti gli effetti e i prof. devono darci una valutazione a 360 gradi. Abbiamo pensato ad un’esposizione in lingua inglese in quanto era presente anche la prof. d’inglese, ma non solo per questo motivo. Credo che il mondo attuale della cooperazione sociale oramai si affaccia su uno scenario internazionale e non solo locale, quindi credo sia stato utile fare questa scelta.