Parte l’estate de La Formica, anche in un anno strano come questo, che ha suscitato preoccupazioni e paure a causa dell’emergenza sanitaria. I servizi estivi del settore igiene ambientale,  se pur in alcuni – pochi –  casi ridimensionati, sono comunque partiti insieme a questa stagione anomala che, in ritardo rispetto al solito, è comunque iniziata con l’apertura di quasi tutte le strutture ricettive, i locali di ristorazione e l’arrivo dei turisti.

Con tutte le precauzioni del caso, previste nell’organizzazione del lavoro, per ridurre ed eliminare tutte le possibilità di contagio del coronavirus, che si sono aggiunte alle procedure di sicurezza già attive in cooperativa, in queste settimane tra fine giugno e luglio, i lavoratori hanno iniziato i servizi previsti nei mesi estivi, dividendosi nei numerosi turni programmati, che sono  suddivisi nelle fasce orarie più adeguate alle condizioni del traffico e alla disponibilità dei mezzi di servizio.

Tanti giri di raccolta differenziata destinati a tutte le tipologie di rifiuti: organico, carta, plastica, vetro e rifiuto indifferenziato, strutturati prevalentemente in due turni di lavoro, sia nelle ore diurne che, solo per qualche servizio di spazzamento delle strade, anche nelle ore notturne. Tutto ciò per far fronte ai maggiori bisogni di una città come Rimini che d’estate, si sa, raddoppia i propri residenti. Su richiesta del committente (Hera) e come previsto dall’appalto,  infatti vengono aumentati tutti i servizi legati all’igiene ambientale che arrivano così a strutturare un’organizzazione del lavoro declinata in oltre 135 turni giornalieri, di cui circa ottanta svolti nelle ore della mattina e una cinquantina nelle ore pomeridiane, previsti per ciascuna delle zone e  tipologie di rifiuto da raccogliere. Una macchina organizzativa imponente e complessa, oramai ben strutturata, che riesce a dare, da anni, una risposta concreta anche nei picchi estivi e nelle emergenze come quella sanitaria che abbiamo vissuto nel lockdown.

Il ridimensionamento della struttura organizzativa, che coinvolge tutta la cooperativa, sia negli uffici che in ogni settore, viene attuato ormai con una certa dimestichezza da parte di tutti: dirigenti, responsabili, impiegati e operai. Una dilatazione dei servizi che coinvolge persone e mezzi adeguandosi alle maggiori esigenze di una città che cresce in estate nel numero di residenti e quindi nella produzione dei rifiuti.  Sono infatti i giri di raccolta presso le strutture ricettive, le attività commerciali e di ristorazione la parte più consistente del lavoro di questi mesi. Un’esperienza che, con il passare degli anni,  cresce restituendo delle certezze,  vista la professionalità con cui i lavoratori della cooperativa si dedicano al proprio mestiere, ma anche una conferma che arriva anche dalla garanzia del servizio, che viene sempre portato a termine, dalle certificazioni di qualità, dai controlli interni ed esterni, ed in fine dalle motivazioni personali dei soci che  spingono tutti i lavoratori ad un continuo miglioramento.

Si allarga il campo d’azione

E’ un’estate particolare, che se da un lato ha fatto fatica a partire e procede con un tono diverso rispetto agli altri anni, dall’altro, per La  Formica, è più impegnativa del solito. Non è stata solo infatti l’organizzazione del lavoro, rivista e riprogrammata con tutti i parametri di sicurezza anti Covid, a rendere questo periodo più difficile, ma anche l’arrivo di nuovi servizi che, dal primo maggio scorso, la cooperativa svolge con un considerevole incremento in termini di giri di raccolta e zone del territorio da servire.  Si tratta di un allargamento dei servizi, per adesso previsti solo fino a settembre, che la cooperativa svolge in seguito alla  ridistribuzione contrattuale del lavoro stabilita da Formula Ambiente, nell’ambito dell’appalto dei servizi di igiene ambientale sulla provincia di Rimini. Nuove zone di raccolta, per ogni tipologia di rifiuto, che si aggiungono ai consueti servizi della cooperativa, allargando il territorio di competenza, soprattutto alla zona mare della città, dove sono concentrare le raccolte legate al turismo.  Stiamo parlando di tutte le tipologie di raccolta differenziata che si fanno nella zona tra il mare e la ferrovia, che per la prima volta – a partire dal primo maggio scorso – sono svolti totalmente da La Formica, in un territorio esteso,  che va da Torre Pedrera fino a Miramare.

Un incremento non banale che ha portato, una riorganizzazione importante del lavoro sotto diversi punti di vista: personale impiegato, mezzi e logistica.  In seguito a questo ampliamento la cooperativa infatti ha assunto nuovi lavoratori, portando il suoi dipendenti con contratto annuale ad un totale di circa 140 persone, che diventano quasi 200 nel periodo estivo, considerate le assunzioni dei lavoratori stagionali, con contratti a tempo determinato. Numeri importanti se si considerano anche gli inserimenti lavorativi previsti dalla legge 381, che in cooperativa rappresenta circa il 40% del totale dei lavoratori. Anche l’aspetto dei mezzi, con questa dilatazione dei servizi, ha subito una riorganizzazione considerevole in  quanto la cooperativa ha dovuto acquisire nuovi mezzi per fronteggiare l’espansione del lavoro. Sono infatti 64 in totale, i veicoli adibiti alla raccolta differenziata, che adesso compongono il parco mezzi della cooperativa. Una dotazione divisa fra  32 camion a patente “C” e 32 a patente “B” e che comprende in tutto: 50 mezzi del tipo “costipatori”, 4 mezzi cosiddetti “a vasca”, usati per il trasporto del vetro, 4  “mini compattatori” e 6 automezzi “compattatori” più  grandi, con tre assi.

La logistica è l’altro grande tassello di questo mosaico riorganizzativo composto per dare una risposata alle richieste di allargamento della raccolta differenziata. Un’ altro importante fronte su cui i dirigenti si sono concentrati per rivedere la gestione dei luoghi da cui tutti i giorni partono e arrivano i lavoratori. Sono stati infatti riprogettati tutti gli spazi destinati agli spogliati e  alle docce,  allargando l’area destinata ai lavoratori. Metà del magazzino che prima era destinato interamente al settore degli indumenti usati è stato ristrutturato e dedicato ai lavoratori con nuovi armadietti e nuovi spazi,  idonei al numero allargato di persone che sono state assunte.

“Si è vero, la situazione organizzativa è cambiata un po’ – sottolinea Octavian Ceban Direttore della cooperativa – perché ora è necessario gestire un numero di persone e di mezzi più alto, ma l’organizzazione che avevamo era già ben collaudata ed è stata in grado di accogliere questo ridimensionamento. Una gestione che, al livello di direzionale è stata  recentemente rafforzata con l’assunzione di Francesca Vienna, nuova Vice Direttrice della cooperativa, che è presente in cooperativa dall’inizio dell’anno e sta dando un contributo molto significativo nel coordinamento del settore d’Igiene Ambientale. Colgo l’occasione anche per ringraziare tutti i lavoratori, iniziando dagli ultimi assunti, in particolare per la pazienza che hanno avuto in questa particolare fase di riorganizzazione del lavoro. Tutti hanno dimostrato un grande spirito di adattamento, accettando i cambiamenti con un atteggiamento propositivo e collaborativo, capendo che la cooperativa si  impegna anche per dare una risposta positiva alle loro esigenze e alle loro aspettative. Un grazie va anche ai lavoratori più anziani che hanno dimostrato un grande senso di accoglienza e hanno saputo aspettare ad esempio per i disagi causati dall’assenza provvisoria degli armadietti, in quanto, fino alla fine dei lavori di riorganizzazione,  sono stati diversi giorno senza poter usare questo servizio, per loro fondamentale.”

“Questo rafforzamento dei servizi storici della cooperativa – ribadisce Pietro Borghini Presiedente della cooperativa –  ci consente di ampliare l’impresa nelle tre direzioni più importanti che sono quella di incrementare i servizi della cooperativa,  rispettare la mission sociale degli inserimenti lavorativi di persone svantaggiate e aumentare il fatturato dell’impresa. Un ampliamento che arriva nel pieno rispetto della vision che ha la cooperativa, sia nell’ambito imprenditoriale che sociale. Come accade sempre, quando cambiano le abitudini e si modificano le circostanze di lavoro, c’è un prezzo da pagare che è quello della fatica nel rivedere il proprio lavoro. Per questo è importante ringraziare tutti i lavoratori, che hanno dimostrato una grande  elasticità mentale, sia i vecchi che i nuovi, che hanno capito – oppure hanno consolidato l’idea – che in Formica, per risolvere i problemi, buttiamo il cuore oltre l’ostacolo, che credo sia l’unico modo per raggiungere obiettivi più grandi e più importanti.”

Emiliano. Violante