Il prof. di economia dell’Istituto Economico Valturio di Rimini è una vecchia conoscenza della cooperativa, tante son state le collaborazioni e i progetti didattici già condivisi. Paolo, questa volta di cosa si tratta? In che cosa sono stati coinvolti i ragazzi?

Tecnicamente quella che viene chiamata prova di realtà, prova autentica, consiste in questo: si richiede ai ragazzi di dare appunto prova di saper fare qualche cosa di concreto con quello che hanno imparato. Diciamo che è un modo per verificare quello che i ragazzi hanno studiato che esce da quelli che sono i canoni ordinari della scuola: ti ho spiegato un argomento, adesso fai il compito; ti ho spiegato un esercizio adesso mi fai vedere cosa sai riprodurre; ti faccio una domanda e mi rispondi ecc..
Ai ragazzi vengono date delle nozioni scolastiche sulle società cooperative e viene chiesto loro di affrontare un compito simulazione, cioè la creazione di una cooperativa: Immaginare e descrivere il primo anno di vita di questa impresa sociale. Hanno dovuto assemblare tutte le nozioni imparate e metterle in pratica,  quindi redigere lo schema dell’atto costitutivo che poi sarebbe stato portato al  notaio, redigere lo schema di statuto, ipotizzare le riunioni assembleari, preparare i moduli di convocazione, i verbali delle assemblee del consiglio di amministrazione ecc..

Quando è iniziato il progetto ? E cosa avviene oggi in cooperativa?

Il progetto abbiamo provato a pensarlo insieme al presidente della cooperativa, Pietro Borghini a inizio anno scolastico. E’ iniziato proprio con le tradizionali lezioni scolastiche, la mia collega di diritto ed io abbiamo trattato il tema delle cooperative, il presidente della cooperativa è venuto a scuola a fare una lezione specifica sulle cooperative sociali, poi ai ragazzi è stato dato un periodo di lavoro a casa di circa 12/15 ore. Dopodiché i ragazzi hanno lavorato in gruppo per preparare i documenti previsti ed una relazione conclusiva. Hanno consegnato tutto e oggi, in questa prova finale, ciascun gruppo dovrà presentare il proprio lavoro.  Ci racconteranno quello che hanno fatto e come hanno vissuto l’esperienza, davanti a tutti e non solo davanti ai loro insegnanti, perché abbiamo chiesto anche  alla cooperativa di aiutarci in questo. Nella commissione infatti ci sarà Pietro Borghini, Mirca Renzetti e, visto i mezzi che ci fornisce la tecnologia, anche se non  presente fisicamente, avremo il contributo di Andrea Sposito, lo studente già conosciuto da La Formica, che è stato nostro studente, che si è laureando in economia ed è specializzando proprio nel settore del no profit e della cooperazione. Gli abbiamo mandato la documentazione, l’ha esaminata e anche lui ha espresso un giudizio  sui singoli gruppi.