Il percorso di socio in prova, attivo in cooperativa da diversi anni, è un vero e proprio percorso di formazione e approfondimento che viene realizzato per chi esprime il desiderio di diventare socio de La Formica. La formazione decorre dal momento in cui viene ammessa la domanda di diventare socio fino al giorno in cui il consiglio d’amministrazione delibera il formale passaggio allo stato di socio cooperatore. Si tratta in realtà di un periodo in cui, chi intende avere quella carica societaria, è chiamato a conoscere meglio e approfondire le dinamiche partecipative di una cooperativa, i suoi valori di base e il funzionamento. Un livello di consapevolezza che possa consentire di esercitare il ruolo di socio in modo davvero adeguato e coerente.

Quello del socio in prova è un percorso previsto dallo statuto, che in Formica è diventato un passaggio importante per formare una base sociale più cosciente e informata sui propri diritti e doveri, una base sociale capace di agire ed esercitare tutte le funzioni che fanno capo a questo importante ruolo di responsabilità a volte dimenticato.

Può capitare infatti che nel corso degli anni, la crescita aziendale e le dinamiche organizzative di un’impresa sociale mettano in ombra oppure sbiadiscano quelle che sono le caratteristiche genetiche di una cooperativa sociale: valori che stanno alla base della sua costituzione. Il percorso del socio in prova è una delle possibilità che ha una cooperativa per condividere e rimettere in campo questi valori, ricordare quali siano questi obiettivi nella forma di partecipazione democratica con cui si possono raggiungere.

Anche in Formica alcune recenti riorganizzazioni del lavoro conseguenti a un cambio d’appalto hanno portato a un mutamento della pianta organica operativa, mutamento che ha modificato inevitabilmente anche la base societaria. In questo ultimo anno infatti sono usciti dalla base sociale alcuni soci e ne sono entrati di nuovi. Un ricambio che in un’impresa sociale può avvenire anche in maniera naturale nel tempo e che inevitabilmente richiama un intervento formativo per il mantenimento e la custodia di quei valori fondativi. Attualmente in Formica sono 18 i lavoratori che, con scadenze differenti, stanno facendo un percorso di socio in prova a cui se ne aggiungono altri 3 che hanno appena presentato la domanda. In cooperativa questo percorso dura circa un anno e, sin dal primo colloquio – utile a verificare la motivazioni personali – si cerca di trasmettere il messaggio che con questo percorso si ci appresta ad una funzione di maggiore responsabilità e visione consapevole di tutta la realtà cooperativa.

Ad affiancare il Consiglio d’Amministrazione per seguire nel dettaglio questa importante fase iniziale dei soci in Formica sono la consigliera Sabrina Marchetti e la Psicologa aziendale Giulia Bertozzi. Nel colloquio motivazionale, oltre alla comprensione delle motivazioni, si consegna all’aspirante socio anche un’informativa e una descrizione accurata di che cosa è una cooperativa sociale, che cosa significa essere un cooperatore e un elaborato che narra la storia de La Formica. Si condivide tutta la documentazione che riguarda l’impresa: regolamento, codice etico, mission sociale, bilanci sociali, ecc.

Da lì il confronto sull’opportunità dell’adesione sociale si estende anche a tutti i coordinatori e ai responsabili, fino a portare l’istanza al consiglio d’amministrazione che dovrà valutarla. Nel caso in questa sede non si ravvisino anomalie o motivazioni di diniego si delibera per l’ammissione al percorso di socio in prova. Con la comunicazione dell’ammissione al lavoratore inizia formalmente l’anno di formazione e approfondimento.

Un anno in cui sono previsti incontri formativi a scadenza trimestrale o quadrimestrale fino al colloquio programmato di metà percorso fatto con le responsabili (Sabrina Marchetti e Giulia Bertozzi) per valutare eventuali novità o questioni emerse durante la fase formativa, un momento a cui spesso contribuisce anche il presidente con un suo confronto personale. Tutte le impressioni dei valutatori durante il monitoraggio, serviranno alla decisione finale che, nel caso emergono particolari casi di lavoratori responsabili, ovvero che in un certo senso si comportano già da soci, può capitare che il percorso si concluda anche prima del previsto. In alternativa, ove la commissione non riscontri atteggiamenti consoni ai requisiti, può anche capitare che questa decisione venga rinviata nel tempo. Alla fine di questo percorso viene proposto, con una relazione scritta, al consiglio d’amministrazione di concludere il percorso di prova e deliberare secondo le valutazioni emerse, da qui il passaggio a socio effettivo.

“Si tratta di un percorso molto impegnativo – ribadisce Sabrina Marchetti – in cui oltre ai valori della cooperazione sociale si cerca di condividere con gli interessati, anche gli aspetti fondamentali declinati nella mission sociale, ovvero l’inserimento lavorativo di presone appartenenti alle categorie più fragili. Un obiettivo che inevitabilmente è necessario condividere sin dal primo momento perché possa scattare, soprattutto nei soci, quel desiderio e quel senso di aiuto reciproco nei confronti dei lavoratori più fragili con cui in cooperativa è possibile trovarsi a lavorare fianco a fianco. Un’attenzione verso gli altri che – deve essere – lo sguardo indispensabile per chi ambisce a coprire la carica di socio della cooperativa. Questo senso di responsabilità è esteso anche al rapporto con gli utenti della cooperativa, ovvero i cittadini per i quali si svolgono i servizi che, in 25 anni di attività, hanno imparato a conoscere la cooperativa.”

 

e.v.