E’ stato firmato lunedì 30 marzo l’accordo tra La Formica e le organizzazioni sindacali  CGIL-CISL-e UIL, per ricorrere al Fondo di Integrazione Salariale (FIS) con la causale “emergenza COVID-19”, come previsto  dal   “Decreto cura Italia”. Un accordo che pone la cooperativa riminese sempre un passo avanti, quando si parla di tutela dei lavoratori e benessere personale dei dipendenti.

Com’è noto il decreto approvato per le “misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, prevede fra le altre cose, anche le “norme speciali in materia di trattamento ordinario  di  integrazione salariale e assegno ordinario”. Disposizioni fondamentali in questo periodo perché consentono alle imprese di fronteggiare i costi dovuti ai salari dei lavoratori che non possono lavorare in quanto costretti a casa per motivi non dipendenti ne da loro ne dall’azienda.

Si tratta di accordo che consente alla cooperativa di accedere, con una richiesta all’INPS, al fondo di  integrazione Salariale per fronteggiare la crisi dovuta a questa incredibile emergenza sanitaria.
Pur non essendo obbligata, La Formica è giunta alla decisione di anticipare l’importo della cassa integrazione per conto  dell’inps. Una scelta, che consentirà di ridurre i tempi di pagamento della cassa integrazione,  in quanto non sarà necessario per i lavoratori della cooperativa aspettare il pagamento  diretto  da parte  dell’NPS ,  e tantomeno  non  dovranno  intraprendere  la procedura  per ottenere  l’anticipo da parte  degli istituti  di credito

Ma l’intesa fra Formica e sindacati appena siglata non si esaurisce qui. L’accordo prevede anche  altri  punti, tutti a favore dei lavoratori:

  • La maturazione  completa  dei   ratei  di tredicesima, ferie, permessi che diversamente non sarebbero maturati come dispone la legge per le sospensioni superiori a 15 giorni;
  • Una integrazione   all’indennità erogata  dall’INPS   in modo tale da ridurre al minimo la differenza  tra stipendio normale e cassa integrazione. E’ noto infatti che la cassa integrazione è l’80 % dello stipendio, con un massimale  di   circa  00 euro  lordi   mensili  . Per i dipendenti della cooperativa sarò diverso, in quanto l’azienda per ogni ora  di cassa  integrazione   riconoscerà   una integrazione  per ridurre al minimo il divario economico tra lo stipendio reale e la cassa integrazione.
  • I dirigenti della cooperativa hanno ritenuto opportuno  premiare anche i lavoratori che stanno continuando a lavorare in questa situazione di disagio. Un premio  assegnato per ogni ora di lavoro svolta a  partire dal giorno 23 marzo 2020.

“E’ giustissimo tutelare i dipendenti che stanno a casa – ribadisce Claudio Mancuso consulente del lavoro e membro del Consiglio d’amministrazione della cooperativa – cercando di limitare al massimo il disagio economico,  ma è altrettanto  giusto riconoscere qualcosa in più  a chi invece continua a  lavorare, un piccolo premio economico, che viene assegnato su base oraria ai ragazzi che stanno tutti i giorni sui camion e affrontano il disagio di lavorare anche in questo difficile momento.”

In cooperativa la cassa integrazione si è resa necessaria principalmente perché, come è accaduto per tante altre aziende,  anche nei settori in cui opera La Formica c’é stata una riduzione dei servizi, un calo sull’operatività che ha reso necessario l’utilizzo di questa forma di ammortizzatore sociale, prevista dal decreto con una causale speciale.

Emilaino Violante