Paola Stefanelli, nominata nuova RSPP della cooperativa e consulente ambientale

E’ stata nominata in cooperativa una nuova Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), figura necessaria in tutte le aziende che rispettano gli obblighi indicati nel D.lgs 81/08 e gli aggiornamenti dell’ultimo Accordo Stato-Regioni. Dopo il presidente Pietro Borghini, che ha svolto  questa funzione per sette anni (dal 4 marzo 2011),  sarà Paola Stefanelli dello studio di consulenza “Ambiente Sicuro” di Pesaro, a coprire questo delicato ed importante incarico su cui la cooperativa da sempre ripone particolare attenzione. La nomina è stata assegnata lo scorso 7 giugno  direttamente dal presidente, alla presenza di Mirca Renzetti e del responsabile per la sicurezza dei lavoratori (RLS) Volponi Enrico. La nuova responsabile collaborerà con i preposti, che sono tutti i coordinatori di settore e i capi squadra, con l’ufficio di presidenza, l’ufficio della qualità con i quali ha già fissato la prima riunione periodica prevista dall’art 35 del D. Lgs 81. Il cambio si é reso necessario per integrare le consulenze legate ai due ambiti più importanti che ha la cooperativa: quello della sicurezza sul lavoro e quello ambientale, che fin ora erano stati seguiti da figure differenti.  La parola a Paola Stefanelli.

Paola, qual’è il ruolo del RSPP in un’azienda e cosa cambia per una cooperativa sociale ?

Il ruolo di RSPP rappresenta la figura a capo del servizio di prevenzione e protezione. E’ designato dal datore di lavoro, deve essere in possesso delle capacità e dei requisiti professionali come previsto dal D. Lgs 81/08. Affianca il datore di lavoro nel compito di individuare i rischi, il programma di miglioramento, al fine dell’eliminazione e ove possibile della riduzione dei rischi presenti, è una figura di staff della direzione ed è possibile individuarlo come il manager della sicurezza.

Da qui si capisce che risulta essere una figura importante e strategica e deve, sottolineo deve, avere anche capacità comunicative. Le competenze tecniche non sono sufficienti, questa figura dialoga con il datore di lavoro e con i lavoratori, il suo ruolo è pertanto la gestione della sicurezza nella mitigazione dei rischi e nel supporto al datore di lavoro per la prevenzione e la tutela della salute dei lavoratori. Per quello che riguarda una cooperativa sociale, ai fini del D.Lgs. 81/08 non cambia nulla rispetto ad un’azienda intesa come organizzazione strutturata con figure gerarchiche verticali, entrambe hanno nel RSPP, la figura di supporto competente nell’individuazione e prevenzione dei rischi a tutela dei lavoratori.

Quali funzioni svolge  il RSPP e quali invece sono assegnate al RSL ed ai preposti ?

L’ RSPP come già indicato sopra ha la funzione di esperto della sicurezza, collabora con il Datore di Lavoro, in particolare  ha l’obbligo di: 

a. individuare i fattori di rischio, valutare i rischi, individuare le misure di sicurezza e salubrità dell’ambiente di lavoro;

b. elaborare le misure preventive e protettive e dei sistemi di controllo delle misure adottate;

c. elaborare le procedure di sicurezza;

d. proporre programmi di formazione e informazione per i lavoratori.

Le funzioni del RLS, invece, sono quelle di portavoce e rappresentante  dei lavoratori, a tutela dei diritti  degli stessi. E’ una figura molto importante, concorre ad arricchire l’organigramma della sicurezza, viene consultato preventivamente alla stesura della valutazione dei rischi, ascolta i problemi sollevati dai lavoratori, ed effettua i dovuti controlli concernenti le segnalazioni, partecipa alle riunioni periodiche, ha un rapporto diretto con gli organi di controllo.

I preposti sovraintendono le attività dei lavoratori e sono subordinati alle figure dirigenziali. Sono figure che normalmente assolvono a ruoli di responsabilità, come capo reparti, capo officina, capo cantiere ecc., sono definiti preposti di fatto perché svolgono un ruolo di coordinamento e controllo nella quotidianità. Indicano ai dipendenti le modalità di lavoro con tutti i riferimenti previsti per la sicurezza. Hanno l’obbligo di vigilare sull’osservanza degli obblighi di legge e delle istruzioni di lavoro, compresi il corretto uso di attrezzature, sostanze e DPI eventualmente necessari e la gestione delle situazioni di emergenza. Il preposto deve informare il superiore diretto dell’eventuale inosservanza da parte dei lavoratori degli obblighi ad essi correlati ed  informare immediatamente il superiore diretto circa eventuali carenze relative alle attrezzature, ai DPI o altro di cui venga a conoscenza. Si evince che nell’organigramma della sicurezza, la figura del preposto è molto importante, perché svolge l’azione di controllo degli aspetti operativi più critici nelle attività produttive e di servizio.

Come ha trovato i dirigenti, i responsabili ed i preposti de la Formica dal punto di vista della preparazione e della consapevolezza sul tema sicurezza ?

Ho conosciuto in un primo incontro molto breve il RLS e ho avuto un confronto con Mirca Renzetti ed il Datore di Lavoro Pietro Borghini. Posso dire per entrambi che è alta la considerazione della tutela dei lavoratori. Il messaggio che mi ha comunicato il presidente, è stato che la valutazione dei rischi rappresenta la tutela dei lavoratori e per La Formica questo è concetto assolutamente non scontato. Ecco, forse dalla mia esperienza, questo è un tipo di approccio che può fare la differenza. 

Oltre alla nomina di RSPP le è stato dato anche l’incarico per la consulenza ambientale, come si svilupperà il lavoro in riferimento a quest’ultimo impegno ?

Relativamente all’incarico di consulenza ambientale, di fatto non è una nomina al pari di quella di RSPP, inizieremo con check ambientale, che consenta di verificare i requisiti legislativi ambientali applicabili, sulla gestione in termini amministrativi ed operativi. La check risulta strategica perché propedeutica alla predisposizione della pianificazione della gestione dei controlli ambientali, è una fase che va intesa come momento di verifica.

Quali vantaggi per un’azienda ci sono nella gestione integrata della consulenza ambientale e quella del ruolo di RSPP ?

Lo svolgimento della consulenza ambientale e l’incarico contestuale di RSPP è vantaggioso perché il confine fra i due campi spesso è sottile ed in alcuni casi sovrapponibile. Le competenze in ambito ambientale e di sicurezza sul lavoro consentono di intraprendere scelte che sono di miglioramento ad esempio per l’ambiente, ma i cui risvolti non comportino problemi ai lavoratori e viceversa. Sono scelte che tengono in considerazione contestualmente entrambi i settori e ciò risulta vantaggioso per l’intera organizzazione, che ne beneficia. Ad esempio, poniamo il caso che si dovesse fare un intervento di miglioramento dell’ambiente di lavoro, legato alla sicurezza, con l’installazione di un impianto di aspirazione fumi di saldatura, che serve a dare una risposta alla salubrità dell’ambiente di lavoro; prima dell’installazione di questo impianto è necessario fare una verifica di tipo ambientale, cioè prevedere che sia autorizzato come impianto che dà emissioni in atmosfera.

                                                                                                                      Violante   Emiliano