Conoscenza, condivisione dei valori e volontà partecipativa, ecco i requisiti per il ruolo di socio.

Da qualche anno in Formica si è formalizzato un percorso per diventare socio della cooperativa. Si tratta di una funzione davvero importante,  sentita come determinante nel cammino di crescita dell’azienda, a questo scopo si sono consolidate negli anni le numerose attività di responsabilizzazione e partecipazione come ad esempio gli incontri prima dell’approvazione dei bilanci oppure la formazione sulla figura del socio e soprattutto gli incontri previsti per i lavoratori che decidono di fare domanda per coprire questo ruolo. Non si tratta di un percorso facile ne scontato, perché il socio in Formica non è affatto una figura vuota di potere o  priva di funzioni di responsabilità.

Ne abbiamo parlato con Sabrina Marchetti che segue questo percorso formativo e assiste i lavoratori negli  incontri. 

Qual’è la composizione societaria che si è formata nel tempo in cooperativa e chi sono i soci della cooperativa ?
I  soci della Formica sono i soci lavoratori, i soci volontari, le persone giuridiche gli ‘altri soci’.
Nella composizione societaria fanno parte le persone che, entrate per avere un’opportunità di lavoro, ne hanno poi condiviso gli obiettivi e sono diventati soci. Il numero prevalente è sempre stato quello dei soci lavoratori. Gli “altri soci” sono un piccolo gruppo di persone, soci fondatori, soci andati in pensione, ecc. che comunque seguono con interesse e affetto le attività e sono presenti nelle assemblee e in occasione dei nostri incontri. Le persone giuridiche sono  altre cooperative a noi vicine come valori e obiettivi. I soci lavoratori sono italiani e stranieri, uomini e donne, giovani e anziani: di questa varietà comprendiamo la ricchezza. Una particolare attenzione è sempre stata dedicata alle persone in difficoltà che sono entrate fin dall’inizio, anche se non sempre come soci, perché come stabilisce la legge 381 del 8/11/91 le persone svantaggiate devono costituire almeno il trenta per cento dei lavoratori della cooperativa e, compatibilmente con il loro stato soggettivo, essere socie della cooperativa.   

Cosa bisogna fare per diventare socio della cooperativa ?
Non ci sono requisiti escludenti: si deve essere lavoratori della cooperativa!
Chi fa richiesta per diventare socio può essere mosso da interessi esclusivamente personali, e se si accettano richieste senza valutare le reali motivazioni c’è il pericolo che vengano trascurati i valori fondanti. Per questo motivo negli ultimi anni si è introdotto il percorso di Socio in Prova; è articolato in diversi momenti, e mette al centro la condivisione dei nostri valori e le responsabilità che si assumono. Nasce così alla fine del 2011, come previsto dall’Art. 6 del nostro Statuto, il Regolamento dei soci in prova, un documento di undici articoli che definisce il percorso. Vogliamo sostenere una scelta consapevole: l’operatore è invitato a leggere il regolamento della cooperativa, lo Statuto, il Codice Etico, i diritti e i doveri del socio e in diversi colloqui gli viene spiegato cosa significa appartenere ad una Cooperativa Sociale di tipo B come La Formica.

Quanto dura il percorso e quali sono le tappe ?
Indicativamente si ci prende un anno di tempo per ‘conoscersi’ bene. Dopo un colloquio motivazionale, uno componente del CdA spiega a grandi linee il percorso all’operatore e gli  consegna i documenti. Il futuro socio deve leggere il tutto e porre eventuali domande di chiarimento. Poi il consigliere presenta la domanda al CdA: se accolta, viene ufficialmente comunicato al lavoratore che entra a far parte dei soci in prova nel suo primo percorso di valutazione. Il consigliere, a metà del percorso,  si confronta con i responsabili su come l’operatore si comporta sul lavoro, e a distanza di 3-5 mesi verifica il percorso ponendo alcune domande al futuro socio; cerca di capire se ha compreso i documenti consegnati, se servono chiarimenti, e se è ancora convinto della sua scelta. Nella verifica finale, passati altri 3-5 mesi,  il consigliere prepara la relazione per il CdA, in cui vengono inseriti i commenti e le valutazioni dei responsabili.
Il consigliere presenta la relazione al CdA che prende la decisione finale di approvazione della domanda,  l’esito viene comunicato ufficialmente al lavoratore. Può capitare che il CdA decida di prorogare il percorso, se ritiene opportuno far crescere la consapevolezza del lavoratore. La quota societaria è € 310

      Violante Emiliano