Si rinnova la flotta dei mezzi in cooperativa nel segno dell’innovazione e del rispetto per l’ambiente

spazzatriceIl percorso che la cooperativa sta facendo da anni nella politica degli investimenti sui propri mezzi di servizio, si spiega, senza ombra di dubbio, in due scelte principali: investire nella sicurezza e nel rispetto per l’ambiente. Queste sono le ragioni principali per cui anche il 2016 sarà ricordato come un altro anno significativo nel rinnovamento del proprio parco mezzi. Sono 8 infatti in tutto i mezzi  che rispettano la direttiva europea ‘euro 6’, in arrivo alla cooperativa  e destinati ai servizi di igiene ambientale.

Un rinnovamento che trova le sue ragioni in primo luogo per migliorare, con strumenti di ultima generazione, la sicurezza sul posto di lavoro di soci e lavoratori, come prevede anche la procedura della certificazione OHSAS 18001 che la cooperativa ha da oltre un anno. Ma anche lavorare con mezzi ecologici che hanno un sempre minore impatto ambientale, come prevede la procedura relativa alla certificazione ambientale ISO 14001. Seguendo questi due obiettivi principali sono stati fatti i recenti acquisti di mezzi che tra breve saranno operativi nel centro storico della città. 

Si tratta nello specifico di tre nuovi mezzi destinati alle raccolte differenziate  di cui un 75 Qt e due 50 Qt, tutti con direttiva europea euro 6; tre mezzi piccoli (1 Ape e 2 Porter) di cui due elettrici e uno con alimentazione Gpl euro 5 plus, destinati alla raccolta dello spazzamento manuale e allo svuotamento dei cestini del centro storico; un Ducato con attrezzatura idropulitrice, per la pulizia dei cassonetti e dell’arredo urbano ed in fine una spazzatrice che andrà a sostituire quella attualmente in uso anche se aveva solo 5 anni di vita, la scelta in questo ultimo caso è stata dettata esclusivamente dalla volontà di avere anche in questo caso un mezzo euro 6.

camion rifiutiSi tratta di mezzi dotati di attrezzature di grande innovazione, pensati particolarmente per operare in zone di pregio come il centro storico e zone turistiche. Zone nelle quali è intensa la presenza di persone a piedi e alta la densità delle attività commerciali. L’obiettivo è svolgere queste operazioni di caricamento rifiuti in maniera del tutto silenziosa e riducendo al minimo le emissione di gas inquinanti. Una priorità irrinunciabile per chi lavora nel settore ambientale. Sono state ricercate, a questo scopo, le soluzioni più moderne che sfruttano al massimo componenti elettrici, in attesa che si evolva la tecnologia (attualmente inesistente) nella direzione della trazione elettrica anche per i mezzi di medie e grosse portate. Anche tutte le attrezzature, montate sulle diverse tipologie di telai,  sono soluzioni altrettanto innovative che comprendono tante innovazioni sempre realizzate e montate dall’ormai storico fornitore e partner della cooperativa “Rossi Oleodinamica” di Riccione.

“I nostri mezzi sono il nostro ambiente di lavoro, dove i nostri operai passano la maggior parte del turno di lavoro – ribadisce Ermes Battistini – siamo lieti di mettere i nostri lavoratori nelle condizioni di lavoro migliori che possiamo offrire. Questa, prima ancora di essere un obbligo, è un attenzione alle persone che vogliamo continuare ad avere. Con questo investimento abbiamo voluto dare un segnale forte anche dal punto di vista ambientale perché quasi tutti i mezzi del centro storico saranno dotati dell’attrezzatura volta cassonetti con motore ausiliario elettrico, cioè un sistema che consentirà di spegnere il motore durante le fasi di carico dei rifiuti. I compattatori tradizionali infatti, che sono stati sostituiti, utilizzavano un sistema oleodinamico azionato da una pompa che veniva alimentata dal motore del veicolo. Pertanto durante le operazioni di caricamento dei rifiuti e di compattazione il mezzo doveva rimanere acceso con conseguente rumore ed emissione dei gas di scarico inquinanti. Per ovviare a tale situazione, abbiamo fatto installare sui mezzi di nuovo acquisto una pompa oleodinamica azionata da un motore ausiliario elettrico. Tale innovazione  – conclude il direttore della cooperativa – permetterà di svolgere le attività si caricamento e compattazione a motore spento, con conseguente impatto ambientale azzerato”.

porterE’ doveroso, dopo un tale impegno della cooperativa che va nella direzione della sicurezza di tutti i lavoratori e nel rispetto dell’ambiente ricordare, anche le parole del Presidente Pietro Borghini: “dopo le persone i mezzi, sono senza dubbio la seconda grande risorsa di questa cooperativa, su cui la Direzione e tutti i responsabili hanno riposto gran parte della loro attenzione. Già in precedenti numeri del giornalino avevamo spiegato in che modo stiamo tentando, di monitorare e ridurre i costi della manutenzione. Ma tutto ciò purtroppo non è sufficiente. E’ opportuno, infatti, creare, diffondere e mantenere vivo un elevato senso di responsabilità personale. Tutti devono sapere che l’efficienza del mezzo che stanno usando è anche la garanzia stessa del mantenimento del proprio lavoro. Non è qualcosa da delegare al Direttore e ai responsabili, che pure necessariamente devono fare la loro parte; ci vuole un coinvolgimento attivo quotidiano, ognuno nel proprio spazio e nel proprio turno di lavoro. Questa consapevolezza è indispensabile per un’azienda e diventa ancor più importante per una cooperativa, i cui soci sono i veri proprietari dei veicoli che usano. Spesso noi cooperatori dimentichiamo che nella nostra azienda non esiste un titolare: non esiste un’unica persona che si assume tutto il rischio economico e alla fine ottiene il suo profitto personalmente, come avviene in un’azienda privata. Abbiamo il dovere di ricordarci a vicenda che i mezzi acquistati non sono di proprietà né del Presidente, né del CDA, e tanto meno della Direzione: sono di proprietà di ogni socio in uguale misura”.